È l’acronimo di Sistema Pubblico di Identità Digitale. Non è altro che un sistema di accesso, tramite password e codici, che permette di entrare nei siti della pubblica amministrazione. Lo SPID garantisce un’identità digitale al cittadino tramite la quale si viene automaticamente riconosciuti.
In altre parole, la combinazione di password e codice di accesso consente all’interessato di essere riconosciuto automaticamente. È l’equivalente informatico della carta di identità.
SPID, a cosa serve
Nell’epoca della digitalizzazione della pubblica amministrazione lo SPID è uno strumento fondamentale. In tutti i casi in cui, in rete, è necessario assicurarsi che il soggetto sia effettivamente la persona fisica richiedente, lo SPID consente un riconoscimento immediato.
Ad esempio, attraverso questo sistema, l’INPS riesce a verificare l’identità del soggetto che sta facendo richiesta per l’assegno unico, proprio come quando l’operazione si effettua in presenza. Questo è solo un esempio dei numerosi servizi che si possono sfruttare attraverso lo SPID.
Moltissimi Comuni italiani stanno mettendo on line tutti i propri servizi anagrafici e demografici, oltre ai servizi per la persona. L’INPS è stato uno dei primi enti a mettere on line tutti i propri servizi, dall’assegno unico, al cassetto previdenziale.
Anche l’Agenzia delle Entrate: con lo SPID si accede alla propria area personale e si possono inoltrare tutte le richieste. Tutti i servizi disponibili possono essere consultati sul portale ufficiale dello SPID.
Come funziona?
Lo SPID non è un oggetto materiale. Scordatevi una key come quella dei vecchi home banking. È un semplice codice che viene generato tramite App automaticamente ogni volta che si richiede. Ovviamente, il codice non è mai lo stesso.
Questo codice, abbinato alla propria password, permette di accedere al servizio di volta in volta richiesto. La combinazione password + codice di sicurezza produce l’identità digitale.